Gli autori

Le immagini dei tre autori sono accomunate da una identica volontà di testimoniare in prima persona la partecipazione emotiva alle vicende di esseri umani spesso incontrati negli angoli più remoti del mondo, laddove il diritto primario all’esistenza e quelli irrinunciabili all’uguaglianza, alla giustizia, alla libertà e alla pace vengono calpestati nell’assordante silenzio dell’oblio.

Le immagini di Steve McCurry sono sempre a colori e producono un senso di stupore e di meraviglia per l’eccezionalità espressiva del momento e l’intensità degli sguardi che l’autore è riuscito a catturare.

Nel caso di Dario Mitidieri la scelta di utilizzare il bianco e nero e l’apparente normalità delle scene, producono un tipo di partecipazione emotiva diversa ma ugualmente intensa, rendendo in modo efficace quella che Hannah Arendt definiva “la banalità del male”.

Elliott Erwitt scandisce nell’infanzia il tempo nel suo scorrere, nel suo farsi futuro e storia insieme. Ciò che diventa, nel crescere, commedia umana.

Tema prevalente in tutti gli autori è quello del gioco, spesso senza il sorriso e la spensieratezza che dovrebbero accompagnare questa attività fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle bambine e dei bambini, ma sempre con quella incredibile capacità di utilizzare il contratto di finzione per “fare finta che” la vita non sia in grado di privarli del loro diritto alla gioia.